La Scimmia che è in noi!
We are hard-wired to perceive the mind of another being.
Quando ero piccola una mia cara amica mi raccontò di una sua abitudine piuttosto bizzarra; mi confidò: “Quando sono giù di morale, mi metto davanti allo specchio, faccio qualche faccia strana e divertente e va meglio”. Chiaramente può sembrare una roba da matti, ma ho sempre creduto che ci sia del materiale interessante nella follia! Ho pensato a questo caso perché vuoi vedere che ha proprio qualcosa da dirci sui protagonisti dell’episodio di oggi: i neuroni specchio!
Cosa sono i neuroni specchio?
I neuroni specchio sono interessanti da conoscere e per questo ho pensato potesse essere interessante parlartene. Perché? Perché ci dicono che la maggior parte di ciò che impariamo lo impariamo dagli altri. Non è una novità, ma è curioso notare che tutto ciò che è psicologico e sociale è fondamentalmente biologico, cioè trova risconto in “come funziona il nostro cervello”. I neuroni specchio sono preziosi perché ci permettono di entrare in connessione con gli altri e provare empatia. Imitare può essere divertente e pure utile! I primi a dircelo sono i bambini che crescono facendo tutto quello che fanno gli adulti o i più grandi che li circondano. Ecco perché dobbiamo riscoprire un po’ la scimmia che è in noi!
Da dove vengono i neuroni specchio?
Potremmo definirli un marchio di fabbrica italiana proprio perché furono scoperti negli anni ’90 da un team di ricercatori dell’Università di Parma guidati da Giacomo Rizzolati. I ricercatori — piuttosto per caso — osservarono che quando loro afferravano qualcosa da sgranocchiare la scimmia che faceva loro compagnia in laboratorio registrava un’attività cerebrale pari a come se fosse lei a prendere il cibo. Il semplice guardare gli altri produceva un’attività cerebrale nella regione pre-motoria della corteccia prefrontale, un’area che normalmente entra in gioco quando c’è effettivamente del movimento.
Quindi: ci basta guardare gli altri mentre fanno qualcosa per — in un certo senso — avere la sensazione di poterlo fare anche noi. Così come ci basta guardare gli altri fare qualcosa per generare in noi la volontà di fare altrettanto. È questo il potere dei neuroni specchio: ricordarci che siamo esseri sociali per natura, cioè che facciamo quello che fanno gli altri!
Perché questi neuroni sono così importanti?
Imitare ci provoca piacere. Nel 2010 Khun e colleghi hanno dimostrato che fare quello che fanno gli altri ci appaga, forse per questo, spesso, il gregge prevale sul singolo. In questa osservazione c’è opportunità e pericolo insieme: Darwin direbbe che fare quello che fanno gli altri ci ha permesso in un certo senso di sopravvivere, altri potrebbero dire che ci ha reso tutti dei “caproni” — senza voler offendere nessuno. Il punto è che non si tratta solo di copiare ma di capire ed è questo il vero vantaggio quando si parla di neuroni specchio.
Per dirla semplicemente, molti neuroscienziati affermano che i neuroni specchio esistono per un motivo: aiutarci ad imparare dagli altri. Grazie ai neuroni specchio, quando osserviamo gli altri, è come se anche il nostro cervello registrasse e processasse la loro stessa esperienza e, in un certo senso, ci insegnasse qualcosa! Ecco perché i fatti più che le ipotesi, le esperienze più che le teorie sono preziose per gli esseri umani. Ecco anche perché, fin da piccoli, siamo fantastici nell’imparare imitando. Parte del nostro cervello è come se fosse sempre allerta nel prestare attenzione a ciò che si muove attorno a noi, si sa mai, che possa imparare qualcosa!
La potenza dei neuroni specchio non si esaurisce nell’imitazione cognitiva del movimento. I neuroni specchio hanno il potere di farci sentire parte di ciò che gli altri sentono semplicemente osservando. Nonostante il cervello umano sia profondamente diverso dal cervello di un macaco, l’attivazione dell’area pre-motoria del lobo prefrontale, così come l’attività che si registra nel lobo parietale e temporale, ci aiutano a formare una mappa neurale capace di racchiudere intenzioni, azioni e conseguenze delle azioni altrui nel nostro cervello. Insegnando nuoto ai bambini ho proprio notato che sentire funziona più che far vedere, e far vedere funziona più che spiegare. Ripetere un movimento fuori dall’acqua — per esempio — permette a chi guarda di riprodurlo a livello cognitivo e predisporre il corpo a eseguirlo. Per questo gesticolare funziona! I neuroni specchio rendono possibile l’apprendimento rapido di informazioni e senza troppi sforzi che ci aiutano a crescere come singoli e come specie.
La nostra capacità di decodificare, interpretare, comunicare, interagire ma anche di collaborare, di negoziare con gli altri dipende dalla nostra intelligenza sociale ed emotiva che trova riscontro nell’attività dei neuroni specchio. Ciò che è certo è che ci sono correlazioni significative tra la nostra capacità di sviluppare empatia e l’attivazione di certe aree del nostro cervello. Purtroppo però — bisogna dirlo — i neuroni specchio non sono mai stati rintracciati in modo puntuale, così da portare i ricercatori ad affermare che non ci sia una relazione di causa-effetto vera e propria. Al di là di questi “cavilli scientifici”, ciò che è straordinario quando si parla di neuroni specchio è che bisogna riconoscere che ci ricordano una cosa importante e cioè che: come esseri umani abbiamo bisogno di esseri umani, cioè evidenziano quanto sia importante interagire per apprendere.