Le 10 migliori domande da fare al primo appuntamento
Una delle cose peggiori che possa capitare al primo appuntamento, sia esso un incontro romantico, amichevole o professionale è risultare noiosi.
Secondo lo psicologo sociale Mark Richard Leary (Duke University) uno dei modi “migliori” per fare una brutta figura è risultare noiosi. Le persone noiose, infatti, sono considerate meno piacevoli, meno intelligenti, risultano meno entusiaste e, all’apparenza, più difficili da conoscere. A ciò si aggiunge quanto dichiarato in uno studio pubblicato su Harvard Business Review che afferma che fare domande significative è un ottimo modo per risultare piacevoli, interessanti e attraenti agli occhi altrui.
Per questi motivi, un modo efficace per essere ingaggiante, accendere interesse, emozioni e risultare piacevoli al primo appuntamento consiste proprio nel fare le domande giuste! Eccone alcune!
Chiedere è il promo passo per conoscere
Voglio proporti alcune domande “rivelatorie”, ti serviranno per: A) non risultare noioso con le solite domande “come va?”, “di che cosa ti occupi?”, “cosa hai fatto oggi?”; B) per scavare a fondo e conoscere chi ti sta di fronte. Usale ma nel momento opportuno altrimenti apparire “strano”.
- Quale è una cosa che ti sarebbe piaciuto provare e che non hai ancora provato nella tua vita?
- Quale è la cosa più bella che hai fatto quest’anno?
- Quale è il personaggio dei film, delle serie TV, o dei libri che ti somiglia di più o nel quale ti ci rivedi?
- Quale è il tuo più grande rimpianto?
- Se potessi trascorrere una settimana intera in un posto qualsiasi, dove andresti, con chi e perché?
- Quale è una cosa che ti piacerebbe imparare/imparare a fare?
- Quale è il tuo ricordo più bello?
- Se potessi tornare bambino/a, quale sport vorresti praticare?
- Se potessi vivere senza la preoccupazione di “dover guadagnare” come riempiresti le tue giornate?
- Quale è una domanda che vorresti/avresti voluto farmi ma che ancora non mi hai fatto?
Molto di più di semplici domande
Potremmo definirle “domande fuori dagli schemi” proprio perché non sono le solite domande o i soliti convenevoli.
Ti suggerisco di provare, di sperimentare e scoprirai che, grazie a queste domande ti sarà più semplice conoscere l’altro, accedere ai suoi driver motivazionali, comprendere di che natura è il suo modo di ragionare strategico, approfondire le sue aspettative, conoscere ciò che ha valore per lui/lei, indagare che immagine ha di sé.
Lo scopo non è soltanto fare una bella impressione ma capire, ovviamente, se chi ci sta di fronte sia qualcuno che valga la pena conoscere!