Spetegulesss. Perché ci piace fare Gossip

Federica Ongis
4 min readJul 27, 2024

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Che tu sia o meno uno/a da Gossip, ammettilo, i pettegolezzi sono allettanti! Fin da quando siamo bambini ci insegnano che è sbagliato farsi gli affari degli altri e spettegolare, eppure il gossip ha un fascino così irresistibile. Sia che essi riguardino il parlar bene sia che riguardino il parlar male degli altri le nostre conversazioni ne sono tendenzialmente ricche. I ricercatori hanno stimato che circa il 65–80% delle conversazioni siano concentrate al parlare degli altri. Questo non deve affatto stupirci poiché, come esseri sociali, è naturale che la nostra attenzione sia perlopiù concentrata sulle persone.

Ma a che cosa servono i pettegolezzi?

Benché i pettegolezzi siano condannati perché tendenzialmente attribuiti al “parlar male” del prossimo è bene sottolineare che non sempre un pettegolezzo è negativo. Ci sono anche pettegolezzi buoni e pettegolezzi neutrali. Ad ogni modo, il Gossip esiste ed è così attraente per la mente umana per motivi ben precisi. Vediamone alcuni!

  1. Molti psicologi credono che i pettegolezzi si siano evoluti con l’evolvere delle tribù umane e che parlare di altre persone sia un meccanismo di sicurezza nel gruppo: migliaia di anni fa, quando eravamo cacciatori e raccoglitori, la sopravvivenza della nostra specie dipendeva dal fatto di sapere di chi ci potevamo fidare e chi invece dovevamo evitare. Secondo Robin Dunbar, antropologo e ricercatore, i gossip aiutano le persone a generare comprensione reciproca e fornisce informazioni cruciali su quali sono gli individui potenzialmente minacciosi. Il gossiè è stato paragonato al grooming, lo spulciarsi a vicenda praticato dai primi ominidi e dai primati, una pratica con la quale i nostri antenati capivano come distinguere gli amici dai nemici. Quando le tribù si allargarono, non fu più possibile spulciarsi a vicenda e quindi si cominciò a parlare di chi era più lontano dalla cerchia più intima. Nelle tribù il gossip era connesso ad una forma di intelligenza sociale: le persone che mostravano più curiosità per la vita altrui avevano più capacità di influenzare i comportamenti del gruppo e, d’altro canto, la selezione naturale avrebbe favorito gli individui più integranti, ovvero quelli per i quali valeva la pena fare gossip.
  2. Al di là di questa spiegazione “evoluzionistica”, c’è chi sostiene che il gossip sia un modo per indurre il prossimo ad attenersi alle norme sociali condivise. Chiunque non si allinei alle norme sociali e alle regole del gruppo può essere oggetto di pettegolezzo tant’è che il pettegolezzo stesso può, a sua volta, incoraggiare il “buon comportamento”. Per fare un esempio, fare gossip sull’amico che ha tradito l’amica è un modo per condannare il fatto che costui non si sia attenuto alle norme sociali di fedeltà dettate dal matrimonio. E’ dunque un modo per condannarne il cattivo comportamento e stimolarne uno più corretto in futuro.
  3. I pettegolezzi ci servono da strumento di comprensione. In contesti altamente imprevedibili e complessi, il gossip può darci informazioni cruciali sull’altro che ci aiutano ad orientarci. I ricercatori hanno dimostrato che quando parliamo di altre persone in loro assenza tendiamo a inquadrarle meglio e comprenderle di più, questo perché entriamo in una riflessione disinteressata dal compiacere l’altro o dal bisogno di approvazione sociale, siamo più oggettivi. In questo senso possiamo impiegare le nostre intuizioni e percezioni per capire meglio l’altra persona e ciò ci dà sicurezza.
  4. Infine, i gossip creano legami sociali. Uno studio ha dimostrato che quando spettegoliamo o assistiamo a speteguless, i nostri livelli di ossitocina aumentano. L’ossitocina è un ormone che stimola fiducia e connessione con gli altri. Il pettegolezzo quindi crea vicinanza e intimità.

Nonostante sia chiaro che il Gossip abbia diverse funzioni socio-evoluzionistiche, siamo tutti d’accordo che i gossip non sempre sono cosa buona.

Dobbiamo fare molta attenzione: spesso, le parole che utilizziamo per riferirci ad altri hanno il potere di dare forma al mondo e quindi possono essere estremamente dannose. Per smettere di spettegolare, specie quando il pettegolezzo è “negativo” si può riflettere sul perché si è tentati a parlare male di quella persona, ci si può fermare a riflettere a che cosa penserebbe quella persona se ti sentisse, o ancora, a quanto ingiustamente la reputazione e l’immagine dell’altro possa essere danneggiata dalle tue parole. Il pettegolezzo è una sorta di aggressione protetta in cui chi sparla di mette al riparo dalle ritorsioni del calunniato. In tal senso è un vero e proprio atto di violenza che “piace” perché procura eccitazione. E’ il brivido dello sferrare un colpo standosene al riparo tant’è che l’antropologo Jerome Barkow sottolinea che oltre alle figure “superiori”, vittime preferite delle maldicenze, sono gli individui con cui ci sentiamo in competizione i primi soggetti dei nostri pettegolezzi.

Insomma, il gossip è una delle più antiche istituzioni sociali dell’essere umano, è uno strumento affascinante e potente, che tocca tutti noi, basta sapere come impiegarlo per non fare danni.

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Federica Ongis
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Written by Federica Ongis

HR Training Specialist & Development — Podcaster of “Seven O’clock” Podcast — Woman-philosopher. Passionate about behavioural sciences and neuroscience.

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