WIM, l’uomo di ghiaccio. “Sopportare”, “Sopravvivere”, “fare cose impossibili” con il potere della mente

Federica Ongis
7 min readJul 3, 2021

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Hai mai pensato che fosse possibile scalare l’Everest in pantaloncini, scarponcini e a torso nudo? Senza andare così in alto, hai mai pensato di tuffarti in una pozza d’acqua gelida? Se credi che tutto questo sia impossibile è perché ancora non sai chi è Wim Hof. Il suo soprannome è “l’uomo di ghiaccio” ed è una delle personalità più affascinanti che mi piacerebbe tanto conoscere. Wim è un “uomo — record” se pensiamo che ha la capacità di rimanere per circa 6 minuti in apnea nelle gelide acque del Polo Nord, o di correre per ben 21 km a piedi nudi tra le neve dei gelidi territori del circolo polare artico (a -35°). La domanda è: Wim è un extra terrestre?
La risposta è no. Wim è un essere umano in carne ed ossa che ha imparato a controllare il proprio cervello riuscendo a fare cose apparentemente impossibili!

Resto sempre molto affascinata dallo straordinario potere del nostro cervello. Quella massa grigia che pesa poco più di 1,5kg, che ha una consistenza simile al tofu, che grazie alle sue fibre e ad una densissima rete di neuroni e sinapsi ci permette di pensare, decidere, immaginare, vedere, sentire e compiere le azioni più improbabili e straordinarie. Il nostro cervello riceve circa 10 milioni di impulsi al secondo ad una velocità di oltre 430km/h, è un concentrato di reazioni chimiche, una tempesta di fulmini, di dati che sotto forma di impulsi elettrici. Una delle cose più incredibili che oggi, grazie alle neuroscienze, sappiamo sul cervello è che è estremamente adattabile e plastico, condizionabile al punto che esperienze impensabili possono trasformarsi in connessioni neurali strutturali e renderci capaci di fare cose alla “Wim”.

Possiamo controllare il nostro cervello. E chi l’avrebbe mai pensato? Grazie alla meditazione e alla respirazione possiamo insegnargli a sopportare, sopravvivere anche in condizioni estreme come il freddo estremo. Grazie al metodo di Wim potresti apprendere proprio questo!

Noi siamo energia

Fortunatamente respirare è un’attività automatica. Pensa se dovessi pensare ad ogni tuo respiro? La quantità di ossigeno che inaliamo attraverso la respirazione influenza la quantità di energia che viene rilasciata nelle cellule del nostro corpo, ciò ha un impatto su tutti i nostri processi chimici e fisiologici. Negli anni Wim ha sviluppato specifici esercizi di respirazione capaci di mantenere il suo corpo in condizioni ottimali anche se là fuori — a dire il vero — si presentano condizioni estreme.

Con l’evoluzione e le commodity la nostra relazione con il mondo è cambiata profondamente. Il nostro stile di vita ci ha disconnesso dalla natura e, per via di questa disconnessione, i nostri meccanismi di sopravvivenza più profondi sono andati in pensione. Abbiamo disimparato a “stressare” positivamente il corpo per attivare quel potere, quella energia, quella capacità di dire al nostro cervello come guidare il corpo. La respirazione modifica la bio-chimica del cervello e del corpo consentendoci di adattarci alle situazioni più impensabili, sviluppando una forza che, agli occhi della “normalità”, appare sovra-umana.

Ecco un piccolo esercizio che puoi provare: siediti o sdraiati, inizia a respirare consapevolmente con il diaframma. Inspira dal naso, riempi la pancia, espira dalla bocca lasciando andare tutta l’aria. Assumi un ritmo costante: inspira per 3 secondi, esprima per 3 secondi senza pausa. Fai una respirazione di 30–40 respiri. Una volta completata l’ultima espirazione non inalare altra aria, trattieni il respiro più che puoi. Noterai che riuscirai a trattenere il fiato più a lungo di quanto pensi. Quando capisci che sei arrivato al limite, fai un altro respiro profondo e trattienilo per 10–15 secondi. Ripeti il processo per 3–4 volte. Proprio perché l’iperventilazione modifica le reazioni chimiche del tuo cervello potresti trovarti a ridere, piangere… emozionarti.

Mi è capitato di chiedere ad un’esperta di tecniche di respirazione se si potesse avere la sensazione di respirare sott’acqua? Da nuotatrice amante delle immersioni libere mi è capitato di sentire profondamente il respiro e avere la sensazione di un totale controllo del mio corpo proprio sott’acqua. La risposta? Sì! L’apnea è una delle esperienze più incredibili se vogliamo allenare la nostra capacità di sentirci. L’abilità di respirare con il diaframma ci dà restituisce una sensazione di connessione tale da vivere con più empatia ed emozione quell’esperienza. Se penso a quando sono sott’acqua e controllo il mio respiro, lo sento fluire in ogni parte del corpo, è un’esperienza di presenza così forte che, paradossalmente, ti sembra di entrare in un’altra dimensione.

Grazie alla meditazione, invece, è possibile raggiungere livelli di concentrazione e presenza tali da permetterci di entrare nel più pieno controllo della nostra mente. La respirazione è la porta d’accesso a questo mondo che ci appartiene ma che, raramente, ci capita di esplorare.

Wim sostiene che grazie al controllo della respirazione è possibile esporsi al freddo a lungo. Perché mai dovresti farlo? Perché il freddo ha un’infinità di benefici: migliora il nostro sistema immunitario, riduce le infiammazioni, ci fa dimagrire, equilibra il nostro sistema ormonale, migliora il sonno, produce endorfine e con questo migliora il nostro umore. Chi è ottimista e positivo sviluppa più anticorpi. Lo dice una ricerca pubblicata su Focus. Si tratta di un circolo virtuoso quello che si crea tra il nostro umore e il nostro sistema immunitario.

Se non hai mai provato, prova a fare ogni mattina — estate e inverno — la doccia fredda. Potrebbe essere una sfida sufficiente a farti percepire uno stato di benessere sconvolgente (una doccia! Niente di estremo). Come dice Wim: “Una doccia fredda al giorno toglie il medico di torno!” ed effettivamente, diversi studi sul fitness cardiovasolare, rivelano gli effetti positivi dell’esposizione al freddo sulla salute. Se anche tu ami il nuoto, potresti essere curioso di testare l’ice swimming, uno sport che sperimenta i vantaggi di questa “gelida” pratica.

Esiste una naturale abilità di neutralizzare il freddo che possediamo tutti. Non si tratta di nulla di magico. È la mente che è capace di fare questo. Tutti possono fare ciò che io faccio. Si può apprendere” — Wim Hof.

Il respiro. Il freddo. Il focus. E’ questo il terzo elemento del metodo Wim Hof e cioè la capacità di allenare corpo e mente a sviluppare il proprio potenziale inesplorato. Nel nostro cervello c’è una creatività esagerata, è in grado di trovare vie alternative per farci fare ciò che facciamo, per farci imparare cose nuove, ma soprattutto, per farci essere chi vogliamo essere. Il detto “mente sana in corpo sano” è un modo comune di dire che, controllando il corpo, allenando il corpo, possiamo controllare e allenare la mente a sviluppare nuove connessioni neurali capaci di farci vedere il mondo con occhi diversi e farci fare cose che avremmo creduto impossibili. Il cervello scappa: nel passato o nel futuro, per questo fatica a rimanere nel presente, per lo stesso motivo proviamo ansie, paranoie che ci paralizzano di fronte alle sfide. La capacità di rimanere nel qui ed ora è un’abilità che, se sviluppata, ci permette di mantenere il controllo e acquisire fiducia di fronte ad ogni forma di ostacolo che incontriamo nella vita.

Niente è impossibile? Per certi versi potremmo dire che è proprio così! Considerato che ogni neurone è in grado di formare oltre 10 mila connessioni con altri neuroni, questo traduce un quantitativo di occasioni perlopiù inesplorate che ciascuno di noi possiede (tant’è che in neuroscienze si parla proprio di “potenziale d’azione” dei nostri neuroni). Il metodo di Wim ha aiutato molte celebrità e molti curiosi che hanno avuto la fortuna di allenarsi insieme a lui a gestire l’ansia, lo stress, ad acquisire più energia attraverso una riscoperta del potere e del controllo che solo noi abbiamo di noi stessi (sei tu il pilota di te stesso!) . L’università Australiana Royal Melburne Institute of Technology ha testato questo metodo su oltre 3200 soggetti con background diversi rivelandone l’efficacia.

Non sento il freddo, sento la forza. Sì, non sento il dolore, perché in quel dato momento sono più forte del dolore” — Wim Hof.

La vita è un miracolo e ancor più miracoloso è il nostro cervello. Esperienze come quella di Wim Hof ci fanno dire che “Il successo non è altro che una sfida continua alla biologia umana” e , fortunatamente, il nostro cervello pare proprio avere qualcosa di magico che, molto spesso, ci fa fare cose oltre i confini della natura e del possibile facendoci affrontare sfide entusiasmanti!

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Federica Ongis
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Written by Federica Ongis

HR Training Specialist & Development — Podcaster of “Seven O’clock” Podcast — Woman-philosopher. Passionate about behavioural sciences and neuroscience.

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